La tartaruga. Le canzoni per bambini di Bruno Lauzi rilette da artisti contemporanei.

 

Sorridenti, rocambolesche, iperboliche, imprevedibili e… intelligenti: sono le canzoni per bambini di Bruno Lauzi, qui rivisitate con affettuosa irriverenza e un pizzico di follia.

Dopo il fortunato tributo alle canzoni per l’infanzia di Sergio Endrigo e Gianni Rodari, Maremosso rende omaggio ad uno dei cantautori più atipici della scuola genovese, celebrandone il coloratissimo universo attraverso la rivisitazione dei brani più popolari, da “La tartaruga” a “Johnny Bassotto”, e di vere e proprie chicche e rarità.

Un viaggio sulle ali della fantasia, con la leggerezza che appartiene a chi è capace a non prendersi troppo sul serio.

 

Le canzoni e gli interpreti

Carmine Torchia e Isa offrono due diverse inquadrature di quell’elogio alla lentezza in largo anticipo sui tempi che è “La tartaruga”, tra modernismi vintage e movenze sudamericane.

Marydim attraversa la splendida ballata “Il dubbio e la certezza” con un’eleganza e un’intensità disarmanti.

Vito e le Orchestrine si tuffano generosamente nell’irresistibile carosello de “I bambini d’Italia”.

Viviana Houston Cottone porta alla luce con grazia e misurata ironia un’altra chicca, “Babbo blu” impreziosita da un sottile velo di cipria swing dal sapore retrò. Il brano originale fu inciso da Lauzi con il figlio Maurizio nel 1980 per un disco flexi in omaggio nelle confezioni di una nota marca di panettoni.

Giuseppe Righini e Fabio Mina apparecchiano “Il pranzo di gala di Babbo Natale” a bordo di un vascello fantasma.

Noemi Garbo dà prova della sua ricca tavolozza espressiva nell’istrionica “Cicciottella”, portata al successo da Loretta Goggi.

Alessandro Hellmann va a pescare in soffitta “La buona volontà”, un brano pressocché sconosciuto scritto da Lauzi per Lo Zecchino d’Oro del ’77, liberandone a pieno il respiro popolare grazie alla fisarmonica di Gianluca Casadei.

Alessia Perilli irretisce il nonsense de “La biscia striscia” in una trama ritmica contagiosa e solare.

I Presi Per Caso dissacrano i crimini indagati con zelo grottesco da “Johnny Bassotto”.

Anna Maria Castelli accarezza dolcemente “La ninnananna” in una registrazione inedita tratta dalla session di “Se io ho perso, chi ha vinto?”.

Paolo Brancaleoni rilegge con piglio scanzonato “Il mio bambino e il suo papà” insieme a un coro di bimbi che galoppa allegramente a briglie sciolte.

Donata Guerci veste “Ueila” di armonie vocali leggere come una brezza primaverile.

 

L’artwork reca ancora una volta la firma inconfondibile di Laura Cortini.

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